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L'APICE DEI CINQUE GIORNI DI NON

Correvano veloci i giorni dei giudizi...
Già, come dimenticare i loro mille supplizzi...
Eppure, ogni volta che mi volto indietro,
riesco a percepire qualcosa di ritrovato,
riesco a concordare la mia anima ed il mio passato...
Oggi tutto è così confuso,
instabile ed offuscato,
come se di fatto il mondo poi non si fosse mai fermato.
Invece io sono convinto che da una certa sera,
l'alba della nuova era,
non si sia mai alzata,
svegliata,
per almeno cinque giorni.
Cinque giorni in cui non ho dormito.
Cinque giorni in cui non ho udito.
Cinque giorni da bere per farsi male, dove la sete non tardava ad arrivare.
Cinque giorni non calcolati dal senso umano comune.
Cinque grioni in cui all'attesa non ero per niente immune.
Cinque giorni di amaro supplizio, non su una rupe, ma dentro al precipizio.
Cinque giorni di puro lesionismo dove di fatto non c'era ottimismo.
Cinque giorni in cui la pioggia non tardava a cadere.
Cinque giorni in cui la fine non era ardua da vedere.
Cinque giorni di fatto avvenuti dentro ad una visione di sogni non caduti.
Giorni di amare sconfitte, di folli attese e di frasi non dette, ma scritte.
Giorni in cui la fortuna sembrava congelata, dove la vita sembrava insensata.
Giorni da ricordare e giorni da dimenticare.
Tra le righe di un foglio digitale,
tra le parole di un essere immortale.


-Ricky)>



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