(indietro / back)


HO PERSO, MA...

Ho perso il significato della parola amico, del giusto e dell'errore, il significato della parola amore.

Non so se sono capace di distinguere, di scegliere e di percorrere, di fare le solite cose e di intraprenderne delle nuove.

Ho perso la fiducia, quella tanta, nelle persone, nelle cose, nei piccoli gesti quotidiani.

Ho perso la parola, quella con gli amici o presunti tali, ho perso l'allegria, ma quella in fondo mi è sempre stata donata ed io non l'ho mai avuta spontanea, quella che arriva da dentro intendo.

Ho perso la voglia di lavorare, studiare...ok lo ammetto, questa è una scusa, non l'ho mai avuta...

Ho perso le mie emozioni, tutte, dalla paura al minimo tremore del corpo, mi sento un'automa, un corpo freddo, un pezzo di pietra e penso non mi piaccia e per quello chiedo poi ad un volto sconosciuto di diventare reale anche solo per un secondo.

Ho perso la voglia, già, quella di affrontare le cose, le mie esperienze, quella di cercare stimoli, ho perso la vergogna, la timidezza, quella che mi caratterizzava.

Ho perso la capacità di sapere come comportarmi.

Ho perso la voglia di vivere, ma forse quella non l'ho mai avuta, come la gioia, mi è stata donata.

Ho perso il mio paese, i luoghi in cui sono nato e cresciuto, ho perso una cugina perchè faccio ancora fatica a guardarla negli occhi (perdonami, spero passi presto anche se non so perchè faccio così).

Ho perso il mio orgoglio, la voglia di camminare a testa alta, di volgere il mio sguardo al cielo.

Ho perso la voglia di credere, in qualsiasi cosa, ora credo in niente.

Ho perso me stesso o forse semplicemente, ora, sono fin troppo me stesso.

Ho perso...più semplicemente, ho perso, e mi rode, tanto, parecchio!

Ma non importa, continuo, io non mollo, non ho mai mollato, non ricordo di averlo mai fatto.

Non ho perso però la voglia di reagire, anche se a volte sembra abbandonarmi anche quella...ma mi bastano due parole sconosciute per illudermi che qualcosa ancora esiste e che forse vale la pena lottare...

Ed allora sarò un leone come mio padre, fiero e coraggioso.
Sarò un felino, come la mia gatta, silenziosa e osservatrice.
Sarò un sagittario, come me stesso, un essere unico al mondo.

Io sono qui e per ora me lo faccio bastare.

A denti stretti e a pugni chiusi vi sto guardando,
Non avete proprio idea di chi state affrontando!


-Ricky)>



COMMENTI - COMMENTS
(clicca qui - click here)



Copyright © Riccardo Minicucci - Tutti i diritti sono riservati
Copyright © Riccardo Minicucci - All rights reserved