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HO IMPARATO

Il gioco delle maschere, di cera o di metallo.
Chi c'era lì a quel ballo...
Io no, io non so farlo.
Io non tingo il mio viso,
con un falso rigo di riso.
E non so applaudir per niente per far sentir la gente, così fresca nel mostrare ciò che dice e che sa fare che si dimena fino a sera per sentirsi un po' più vera.
Ma io che sono nascosto e comunque ben disposto, recito meglio oppure peggio perchè veglio il mio ormeggio.
Sto sclerando sto divagando sto rompendo e sto scemando.
Si, sembro un pazzo in preda a convulsioni, ma sono un ragazzo in vena di esclamazioni.
Apparentemente senza senso, perchè dico ciò che penso.
Scrivo in rima perchè faccio prima a comunicare, a gridare, a far correre la mia voce su quadrate lettere di plastica.
Mi sento usato, ma rido, rido e rido.
Perchè in fondo lo sapevo, perchè alla fine non credevo.
In niente e lo sapevi, nel nulla la leggevi.
Sto seduto ancora ed osservo la mia strada.
La tua non la vedo, non l'ho mai vista anche se forse l'ho incrociata.

Quello che mi fa ridere è che ho imparato...
Continua pure, a me non interessa, a me non interessi!


-Ricky)>



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