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CHE NE SARA' DEL "IL NOSTRO 100%"?
...un probabile futuro per la razza umana...

Da mesi stavo covando a mia insaputa un pensiero, una teoria, un'ipotesi, una tesi.

I vari "dati raccolti" venivano immagazzinati dentro una "cartella" particolare del mio cervello che piano piano si è riempita...da qui il tutto è passato al "centro rielaborazioni" e, sempre tutto alle spalle del sottoscritto, cioè, il sottoscritto che vi scrive, si sono delineati vari "scenari".

Ora, come un fulmine a ciel sereno, una di queste ipotesi è uscita presentandosi a me come soluzione possibile.

Esplico in breve:

I problemi coniugali sempre più frequenti (dati alla mano, o meglio letti su internet per caso o per scelta, indicano il 2006 come l'anno in cui in italia è stato registrato il più alto numero di divorzi...se poi ci mettiamo che la mia storia è finita proprio quell'anno, e come per me quella di molte altre di persone a me vicine e non, potremmo dire..."non solo quelli") stanno portando ad un isolamento totale dei due sessi per quanto riguarda la stretta cerchia intima sentimentale.

Ok, detto così può sembrare una cacchiata.
Spiego meglio.

Si fa sempre più fatica a trovare un partner del quale fidarsi ciecamente e al quale donare incondizionatamente e completamente se stessi...io lo chiamo "il nostro 100%"
Questo a quanto pare è dovuto in parte ad una sfiducia indotta dalla società in cui si vive, basata su "tradimenti", ritmi frenetici, quotidianeità, ed individualismo.

Questa sfiducia viene recepita dall'uomo che la sente come una cosa contro natura e lo spinge a relazionarsi, complice anche la società con le sue tecnologie di comunicazione, in maniera più aperta possibile.

Questo è un paradosso bello e buono.

Mentre da una parte si viene spinti a chiuderci, dall'altra cerchiamo di aprirci...è come un cartone animato in cui qualcuno cerca di chiudere tutto dentro ad un armadio ed esso, o si apre dietro facendo cadere tutto dall'altra parte lasciando ignaro il nostro povero protagonista, oppure all'improvviso l'armadio stracolmo esploderà in faccia al medesimo o alle sue spalle mentre si allontana convinto.

Nel pratico cosa succede?

Accade che mentre ci sentiamo chiudere cerchiamo una via d'uscita altrove, mettendoci in gioco in maniera più "plateale". Diciamo mettendo in campo "il nostro 90%".

La società odierna permette di "mischiarsi" in modo semplice e veloce...vedi chat, MSN, cellulari, blog...
In conclusione, il cervello si sente chiudere da una parte cercando la fuga altrove (o esplodendo...vedi casi di raptus di follia).

Così facendo si crea una cerchia di persone alle quali dare tutto, tranne che l'amore incondizionato. Quindi ripeto, "il nostro 90%".

Quindi cosa si sta delineando?

Un mondo "sotterraneo" (il mondo di quello che dovrebbe essere) di persone che interagiscono, si aiutano e si danno una mano e, contrapposto, ma convivente, un mondo reale fatto di persone ciniche, individualiste e superficiali.
E così che l'impiegato, il manager, lo studente (anche studiare è un "lavoro"), l'operaio, il muratore di turno (quelli meno colpiti sono quelli che hanno meno a che fare con la tecnologia), si comportano al "lavoro" (dove praticamente passano la maggior parte della giornata...quindi VITA!) come "automi" dediti al "dio denaro" sfogando "voracemente" (ricordate i ritmi frenetici?) le loro voglie represse di divertimento e svago, difatto non gustandosele per quelle che sono (vedi passaggi da un pub all'altro, bevute esagerate frequenti, passatempi sempre più estremi).

Quando invece riescono a staccare davvero? Quando sono lasciati soli con se stessi, quando il parlare con la propria anima riesce ad affiorare e spesso ciò accade davanti a quello specchio di se stessi che è diventato un qualsiasi schermo di un cellulare o di un computer.
Li ci si mette in gioco davvero, ci si confronta con gli altri e ci si specchia negli altri.
Questo sta portando ad una società in cui l'amicizia (quella con la "a" minuscola) diventa sempre più importante (quella con la "A" maiuscola è come l'AMORE...rimane dentro l'armadio) e di valore.
Ci si circonda così di "amici" (che acquisiranno il valore di "AMICI") e "conoscenti" (che acquisiranno il valore di "amici"...mentre gli sconosciuti incontrati diventano "conoscienti", "contatti"), virtuali e non.
E l'AMORE in tutto questo dove va?
Va nei rari casi, nelle eccezzioni, e andrà nel futuro, perchè prima o poi ci sarà un nuovo passaggio.

Il pensiero sul futuro umano:

Non mi stupirebbe quindi vedere donne con figli fecondate da amici e uomini con figli donati da amiche (per questa ci vorrebbe un po' più di tempo per digerirla), perchè scegliere i "geni" da mischiare ai nostri è un gran bel privilegio, o semplicemente donne o uomini che adottano figli altrui.
un po' come prendersi un cane, con le dovute proporzioni.
E la parola famiglia verrebbe "eliminata".
Esisterebbe uno "status"...single, e uno di..."accompagnato" che non influenzerà più di tanto le cose dato che l'idea di famiglia non viene ricercata.

E vissero tutti felici e contenti.

Ma per ora mi fermo qui...

Ok.
Non mi aspetto che ci sia gente d'accordo o meno, alla fine non so nemmeno se lo sono anche io.
Questa è solo una mia "tesi", anzi una delle mie "tesi", a questa si contrappongono come sempre delle "antitesi", scaturendo "sintesi" come è ovvio che sia.

Per quanto riguarda le forme verbali usate, lasciate che siano ballerine...si tratta di un'ipotesi da me stesso formulata e combattuta...


-Ricky)>



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