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"Evolversi?"
LA STORIA
Anni fa iniziarono ad insegnarmela.
Dapprima come cosa affascinante, poi come argomentazione magica, ma dovuta, per poi divenire una materia noiosa.
Successe però un giorno che me la fecero anche capire:
"La storia è il continuo ripetersi di eventi che seguono la medesima logica di: TESI a cui viene contrapposta una ANTITESI a cui seguirà il crearsi di una SINTESI che sviluppandosi porterà ad una nuova TESI e così via"
Arrivando a capire questo, molti fatti divengono più chiari ed ora sono consapevole del costante "ciclo evolutivo" degli "eventi".
"Ciclo", perchè capisco benissimo dove una cosa si ripete.
"Evolutivo", perchè nel suo ripetersi, presenta qualcosa in più rispetto alla sua stessa versione precedente.
Ora vedo tutto più chiaramente ed alla luce di ciò decido, o non decido.
Io non scelgo come direbbero in molti, o forse scelgo di non scegliere.
Io non mi schiero, non prendo posizione e non mi limito a passare (ma è anche questa una presa di posizione?).
Io osservo e cerco di mutare continuamente, capire ed interpretare, farsì che il mio cervello non si soffermi troppo su un concetto perchè anch'esso, in un modo o nell'altro, muta.
Poi tutto ritorna e non mi va di trovarmi al posto sbagliato.
Preferisco non scegliere per osservare sempre da una posizione incondizionata gli eventi.
Il mio evolversi consiste in questo, cercare di essere interprete del "circolo" tesi-antitesi-sintesi senza cercare di cadervi in mezzo.
Cercare di prevenire gli errori, starci lontano, saperli interpretare ed eventualmente districare.
Sono in aggiornamento continuo ed è anche per questo che non posso e non devo scegliere.
Non ho la capacità di affermare con coerenza e fermezza un'idea, perchè trovo ogni idea "fallata", "ribaltabile", perchè tutto è davvero così relativo e soggettivo che non può esistere un'unica "legge" universale.
Neanche applicabile alla singola persona perchè, per me, affermare di avere una certa idea "fissa", significherebbe affermare di avere una posizione "fissa", di essermi già evoluto al massimo attuabile (anche solo in un lasso di tempo), quindi fermato.
No, non sono un essere supremo, una divinità, non posso avere un'intelligenza così vasta da poter affermare qualcosa senza metterla in dubbio, io non possiedo verità eterne ed immutabili, io non sono così evoluto.
Ma...io di mio, cerco di applicare certi concetti anche alla mia ristretta cerchia personale e...se quindi la storia si ripete, che senso ha ripetersi?!
Ma poi è tutto così folle e vasto che non bastano due righe per esprimere tutto ed il suo contrario.
Forse i concetti "sono come sono" e poi noi li interpretiamo, "non sono come li vediamo".
ED IO DICO
E nel dire tutto questo,
io mi contraddico!
Devo farlo,
avviene!
-Ricky)>
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