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NEL TEMPO CHE RIMANE

Vorrei vivere quest'era
come fosse alba del giorno,
per un fiore primavera
e il suo gradito ritorno.

Vorrei stridere anche i miei denti,
perchè in fondo lo capisco,
si può essere perdenti
anche se non concepisco.

Ogni volta quel senso di sconfitta
causatomi da una ferita afflitta
e ogni volta quel tragico odore
pieno ed intriso di amaro sapore.

Io ho capito ed imparato
e talvolta anche riscritto,
che non son perfetto, ma migliorato
da tutto quello che mi è stato inflitto.

E mi sono arrangiato da solo,
mi son dato fuoco e sono morto,
per poter riprendere il volo
e diventare infine risorto,
in una notte di pura essenza,
con le mie "Ali di discendenza".

Son come cenere che trova pace
e inconsueta consapevolezza,
figlia del mitologico rapace,
la cui rinascita è oramai certezza.

Infine dall'alto ci guarderemo,
ne sono sicuro che lo faremo
e ci potremmo dire
oppure raccontare,
le nostre idee malsane
nel tempo che rimane,
mentre il resto è ormai storia già detta,
in un libro di storia già scritta.


-Ricky)>



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